Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 17 novembre 2005 Premesso che: - la regione montuosa del Kashmir, situata nella parte settentrionale del Pakistan e dell’India è stata devastata l’8 ottobre 2005 da un fortissimo terremoto che i sismografi hanno registrato di grado 7,6 della scala Richter, cui sono seguite numerosissime scosse di assestamento di fortissima intensità. L’area prossima all’epicentro è stata praticamente rasa al suolo dagli effetti del sisma, il quale ha distrutto gran parte delle abitazioni, strade, acquedotti, eccetera. Purtroppo, in aggiunta ai pesantissimi danni materiali il sisma ha provocato, direttamente od indirettamente, la morte di migliaia di abitanti. Le stime fornite da fonti governative, dalla Croce Rossa e dalle Nazioni Unite parlano di quasi 80 mila morti nel solo Pakistan (il bilancio delle vittime in India è molto più contenuto), dei quali oltre 20 mila sarebbero bambini e giovani in età scolare. La prima violenta scossa di terremoto è infatti avvenuta sabato mattina, in orario di scuola, quando gli istituti erano pieni di bambini. Il crollo degli edifici scolastici ha dunque letteralmente “spazzato via” una generazione, come ha dichiarato il Presidente pachistano, rendendo il bilancio del terremoto ancor più tragico e drammatico. Ora le popolazioni del Kashmir – in particolare in Pakistan, ma anche in India - si trovano a dover affrontare problemi enormi: dalla mancanza di un tetto, alla carenza di medicinali e viveri. Tutto ciò all’inizio della stagione invernale, che stante le condizioni geografiche delle regioni colpite dal sisma si preannuncia molto rigida, accentuando così il rischio di ulteriori morti dovute alle condizioni climatiche; - la popolazione del Kashmir, area che comprende la zona di guerra più alta del mondo (il fronte corre fino alle montagne di 7-8000 metri, con presidi militari fin oltre i 5 mila metri), è da decenni vittima dell’isolamento derivante dalla situazione geopolitica. Si tratta di una popolazione montanara, custode di importanti saperi e tradizioni, che ha molto in comune con le popolazioni che abitano la nostra regione e che anche per questi motivi necessiterebbe del nostro aiuto e della nostra solidarietà; - la comunità regionale si è sempre dimostrata molto attenta e solidale nei confronti delle popolazioni colpite da catastrofi naturali, ultima in ordine di tempo lo tsunami del 26 dicembre scorso che ha devastato il Sud est asiatico uccidendo oltre 200 mila persone e certamente apprezza e condivide analogo impegno dimostrato dagli Enti pubblici locali; il Consiglio impegna il Presidente della Giunta regionale a stanziare un adeguato contributo finanziario attraverso progetti concreti presentati su richiesta di un’organizzazione, da erogarsi eventualmente attraverso la Croce Rossa Internazionale o ONG operanti in Kashmir a sostegno della popolazione colpita dal terremoto, ed in particolare dei giovani e dei bambini sopravvissuti al sisma. Cons. reg. Roberto Bombarda
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